Paolo Salvador

Roma - Galleria Ca' d'oro
Piazza di Spagna 81

Giugno 1994

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Presentazione

L'ultima mostra di Paolo Salvador ormai risale al marzo del 1988, e per un lungo periodo di tempo, dunque, l'artista si è concesso una pausa di riflessione prima di presentare le sue nuove opere alla Galleria Ca' d'Oro.

La validità di questo artista è stata riconosciuta in forma esaltante fin dal 1985, alla sua prima apparizione a Roma, accolta quasi con un certo stupore per la singolarità stilistica e cromatica dei soggetti affrontati.

Ora, ai suoi ben noti temi esposti in precedenza, in questa nuova mostra Paolo Salvador aggiunge un primo approccio ad un amliamento dei soggetti finora presi in considerazione.

E ciò che più desta suggestione e quasi una sorta di stupore è la presenza di un paesaggio interpretato in modo senza dubbio originale e non privo di efficacia, e per di più in perfetta coerenza con il suo modo di dipingere.

Ogni elemento è scandito secondo una sua particolare visione della natura che ha il merito di essere reale e fiabesca allo stesso tempo.

Forse Paolo Salvador per molti anni si è distratto, ha trascurato il suo modo di sentire il paesaggio, inconsapevole di saperlo riprodurre in modo non solo estetico ma anche come espressione di una realtà fantastica evocata dal desiderio.

C'è armonia e ricchezza di colore, una simbiosi di elementi che si riconnettono l'uno all'altro e condensano in un solo spazio quanto di più suggestivo la natura, quando non è soggiogata dall'uomo, si manifesta imprevedibile ed inconsueta. Alla necessità ed alla manipolazione operate dall'uomo s'inserisce il selvaggio, conglomc- razioni sopravissute alla ragione dell'utilità.

In un'altra tela appare l'animale in luogo dell'uomo. Un fugato allo stesso tempo aggraziato e tormentoso, così come è piuttosto violenta la parodia del fumetto, specchio di un'umanità più sensi- bile al tragico ed alla contesa piuttosto che all'armonia e alla se- renità.

Ritornano i suoi giocatori in azione, tutti uniformemente compresi nell'impegno sportivo che caratterizza vivamente un'affascinante animazione pittorica.

Le sue tele mostrano un gioco dialettico in un avvicendarsi di ricchi effetti cromatici; quelle figure nette, circoscritte, sono le soe protagoniste in un assoluto isolamento.
Una dovizia di colore che ben si sposa ad un fantasioso ritmo incalzante; uno stile sintetizzante che riveste una composizione moderna in una quasi tangibile realtà.

Più che di immagini sensazionali, si deve parlare di ideazioni sorprendenti la cui peculiarità si manifesta in una dinamicità di risonanza futuristica.

Paolo Salvador riafferma la sua validità artistica con queste sue nuove opere che, pur rientrando come sempre, nel suo gioco cromatico, rivelano una nuova ninfa creativa.

Dina Cionni











Paolo Salvador
Pupazzi e Maschere

Roma - Galleria Ca' d'oro
Piazza di Spagna 81

Marzo 1998

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Presentazione

Esiste in Salvador una lucidità intellettuale che si esplica in un impatto estetico che riunisce insieme i principi essenziali e della prospettiva e della dosatura cromatica. Una pennellata rapida, sorretta da un vigore personalissimo, crea un tessuto fortemente pittorico.

Questi suoi pupazzi goffi e sgargianti dai rattoppi multicolori, dai volti attoniti, risvegliano e riaccendono in noi emozioni, quasi immagini palpabili di ricordi di infanzia; queste maschere saltellanti, arlecchini variopinti, pulcinella roteanti, affollano le tele di Paolo Salvador, rincorrendosi l'un l'altro; gambe e braccia che si agitano turbinosamente quasi a confondersi. Il movimento è lo sco- po principale cui tende questa poetica segnica, movimento che si trasforma in ritmi orchestrati da una sorprendente dinamica.
Alcune opere ricordano un costume di ieri, oggi rivisitato con un rigoroso modulo compositivo le cui cromie esaltano piani e rilievi con una studiata determinazione di spazi e volumi. Un linguaggio pittorico quello di Paolo Salvador veramente originale che non ha somiglianzà alcuna con altra pittura contemporanea.

Antonio Porcella