INFINITIF Patrizia Castaldi espone per la
prima volta al pubblico le sue opere di pittura astratta,
incoraggiata dal successo con collezionisti privati in Italia
e in Francia.
Un passato importante nel figurativo come stilista e costumista
é rivelato dal tratto fine e leggero, la tavolozza
fresca e solare ed un uso accorto del disegno nell'accostamento
delle geometrie.
La prima opera astratta importante é un unicum nella
sua produzione, é un quadro bellissimo senza titolo,
eseguito guardando a Boccioni, di una foga creativa straordinaria
e caratterizzato da pennellate decise e rapide come in un
dipinto futurista, con un uso sorprendente dei bianchi e dei
rossi.
Seguono due gruppi di opere, composizioni geometriche le prime,
paesaggi astratti le seconde.
Nei primi, l'astrattismo si pone come strumento di ricerca
di un equilibrio sicuramente estetico ma soprattutto interiore,
veicolo di sintesi di emozioni reali ove la pittura racconta
un legame forte di amore e sessualità tra uomo e donna,
di continue riscoperte fisiche e mentali tra individui complementari
e inseparabili.
Le geometrie si allontanano dai canoni tradizionali, dal mondo
delle pure emozioni e dalla soggettività dell'interpretazione,
per toccare le corde di un romanticismo dichiarato.
Triangolo e cerchio, piramide e sfera, oggettivazione dei
due sessi, si liberano da ogni rigore e fissità e vanno
a rappresentare, in combinazioni infinite, persone e momenti
precisi, evocando attraverso il colore memorie tangibili,
persino "materiche", di incontri in luoghi magici,
di giochi incredibili in spazi fantastici.
Nelle ultime opere, linee morbide e sinuose subentrano ai
solidi geometrici, evocando nuovi paesaggi dell'anima, forse
congiunzioni sottili di corpi e profili, simboliche rivisitazioni
di unioni carnali, in un misto di azzardo e pudore.
La tecnica é sempre olio su tela e conferisce alla
superficie pittorica vitalità, dinamismo e una profondità
tutta metafisica.
Segni particolari: le superfici lunari e i loro stucchi, addensati
e "addensanti" nello spazio sospeso dei solidi geometrici.
Stupende le lune nere ed i loro "grumi arrabbiati",
segni inconfondibili di una femminilità misteriosa
e in continuo divenire.
Quella di Patrizia Castaldi é una parentesi degna di
nota nel mondo dell'arte contemporanea, così tormentato
dal desiderio di sorprendere ad ogni costo e spesso luogo
di grandi forzature.
In questi dipinti domina il desiderio di un ordine immediato,
perseguito mediante la semplice certezza delle linee geometriche
e una sovente giocosa combinazione delle stesse.
La pittura si veste di luce chiarissima e comunica allo spettatore
una fresca quanto inusuale spontaneità nel rivelare
fantasie e desideri reconditi; la sua femminilità dirompente
supera e converte l'astrattismo fine a sé stesso in
un linguaggio delle emozioni che punta dritto all'infinito.