Come ho cominciato
Fu una sera del 1968 che mio figlio Pino si iscrisse ad un
corso di disegno presso l'Accademia di Brera di Milano, e
mi invitò a seguirlo. Non esitai un attimo, e mi iscrissi
a mia volta.
Iniziò così, dopo la musica, la seconda importante esperienza
artistica della mia vita. Capii subito che pittura e musica
vivono sotto le stesse leggi, e che un quadro ratto solo di
co ori non ha ragione di essere, così come la musica fatta
soltanto di melodia conduce inevitabilmente alla noia, quindi
il fattore (per me) essenziale è il ritmo, ovvero il disegno.
E' su questa precisa convinzione che non ho mai abbandonato
la mia ricerca di un genere figurativo che contenesse questi
due elementi, e che richiamasse alla mente la mio stessa musica.
Questo volevo ottenere, e sono certo di non essermi tradito.
Era scritto!
Durante i mio corso di Disegno a Brera, conobbi Ermanno Andressi,
pittore milanese affermato. La nostra amicizia, sempre alimentata
dalla stessa passione per la pittura ci ha regalato ore di
grande gioia e interesse. Dopo diversi anni, mi regalò due
bellissimi torchi per stampare acqueforti e ad un amico così
dico, e dirò sempre: grazie Ermanno.
Il secondo uomo-pittura incontrato sul mio cammino è Giovanni
Battista De Andreis (Gibbe per gli amici). Quotato incisore-pittore
che non ha bisogno di presentazione. Un ligure tenace, silenzioso,
e dagli occhi penetranti, capaci di forare una lamiera.
Non molto tempo fa vide i miei quadri e si complimento, apprezzandone
soprattutto lo stile, e fu un altro punto a favore, grazie
Gibbe.
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Renato Carosone
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